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Il rischio che non puoi ignorare: il tuo deposito temporaneo può trasformarsi in una discarica abusiva

Il rischio che non puoi ignorare: il tuo deposito temporaneo può trasformarsi in una discarica abusiva

September 30, 20253 min read

Quando si parla di rifiuti, la maggior parte degli imprenditori e professionisti italiani pensa ancora a una scartoffia da delegare.
Nulla di più sbagliato.

Con l’entrata in vigore del RENTRI (Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti) e con il DL 116/2025, la gestione scorretta dei rifiuti non è più solo un problema burocratico. È diventata una bomba a orologeria che può esplodere direttamente dentro la tua officina metalmeccanica, il tuo studio medico o il tuo ambulatorio veterinario.


Il nodo del deposito temporaneo: quando diventa discarica abusiva

Il deposito temporaneo è l’unico strumento che consente a un produttore di rifiuti di conservare, per un periodo limitato, ciò che produce prima che venga avviato al trattamento o allo smaltimento.

Eppure, se non rispetti tempi e modalità, quel deposito non è più considerato “temporaneo”: diventa a tutti gli effetti una discarica abusiva.

E qui il salto non è solo semantico. È giudiziario.

Secondo l’art. 256 del D.Lgs. 152/2006, come modificato dal DL 116/2025, chi realizza o gestisce una discarica non autorizzata rischia:

  • da 1 a 5 anni di reclusione per rifiuti non pericolosi;

  • da 1 anno e 6 mesi a 5 anni e 6 mesi per rifiuti pericolosi;

  • da 2 a 6 anni se la discarica comporta pericolo per la salute o per l’ambiente;

  • fino a 7 anni di carcere se riguarda anche rifiuti pericolosi.

Non solo: è prevista anche la confisca dell’area aziendale usata come deposito illecito, salvo appartenga a persona estranea al reato.

Immagina cosa significhi per un’officina, un centro medico o uno studio dentistico ritrovarsi con l’attività bloccata e i locali sotto sequestro.


Le nuove pene non guardano in faccia nessuno

Il DL 116/2025 ha introdotto un cambiamento epocale: molte condotte che prima erano semplici contravvenzioni sono oggi delitti penali.

Tradotto:

  • si rischia l’arresto immediato (anche in flagranza differita grazie ai sistemi di videosorveglianza),

  • la sospensione della patente di guida fino a 9 mesi se i rifiuti vengono trasportati con veicoli a motore,

  • la confisca dei mezzi usati.

Anche piccoli studi medici o dentisti che lasciano sacchi di rifiuti sanitari oltre i limiti diventano passibili delle stesse sanzioni previste per un grande impianto industriale.

Nessuna esclusione. Nessuna deroga.


RENTRI: la lente d’ingrandimento digitale

Come se non bastasse, RENTRI renderà ogni movimento di rifiuti tracciato in tempo reale.
Dimentica l’idea di poter “chiudere un occhio” o confidare nell’assenza di controlli: il sistema informatico incrocerà dati e segnalerà automaticamente anomalie.

Un deposito non svuotato entro i termini previsti non sarà più una dimenticanza: diventerà un illecito documentato e immediatamente contestabile.


Non è solo una multa: è la sopravvivenza della tua attività

Per un’officina metalmeccanica, un ambulatorio veterinario o uno studio medico, non rispettare le nuove regole significa:

  • perdita della licenza operativa,

  • sanzioni da decine di migliaia di euro,

  • rischio di reclusione personale per il titolare,

  • sequestro e confisca dei locali.

E a quel punto non si parla più di “problema ambientale”: si parla della chiusura definitiva della tua attività.


La domanda che devi porti oggi

Sei davvero sicuro che i tuoi rifiuti non restino in azienda oltre i limiti di legge, trasformando il tuo deposito temporaneo in una discarica abusiva?


👉 Prenota una consulenza telefonica: scopri subito se la tua azienda è a rischio e come evitare conseguenze penali, economiche e operative che potrebbero distruggere anni di lavoro.

A presto

Samuele Barrili
Esperto Internazionale Gestione Rifiuti

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Samuele Barrili

Samuele "Sam" Barrili Sono conosciuto come il punto di riferimento per chi aiuta le aziende di gestione dei rifiuti a implementare strategie di crescita. Ho iniziato il mio percorso in questo campo nel 2009, quando ho conseguito la laurea in Chimica Tossicologica e sono entrato a far parte di un'azienda di trattamento delle acque reflue per svilupparne il mercato. Da allora, ho aiutato decine di aziende di gestione dei rifiuti in America e in Europa ad aumentare i loro profitti annuali di oltre 25 milioni di dollari grazie al mio metodo SAM.

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